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Il segmento testuale Vietnam del Nord è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 90Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 387

Brano: [...]e che sostituì a Diem un governo di militari e, nel 1965, un nuovo colpo di Stato che portò al potere Nguyen Van Thieu, fedelissimo agli U.S.A..

Nel frattempo il nuovo presidente americano Lindon B. Johnson (v.) aveva autorizzato azioni di bombardamento su vasta scala sul Laos e, dopo l'attacco dei nordvietnamiti contro una nave militare americana che aveva violato le acque territoriali nel golfo del Tonchino, i bombardamenti furono estesi al Vietnam del Nord. Tra il 1966 e il 1971 i bombardieri americani scaricarono sul territorio indocinese una quantità di bombe tripla rispetto alla somma di quelle lanciate nella Seconda guerra mondiale e nella guerra di Corea (v.).

La natura accidentata del territorio vietnamita, particolarmente adatto alla guerriglia, richiese peraltro agli

Stati Uniti uno sforzo bèllico notevole. Mentre l’aviazione bombardava le principali vie di comunicazione e i centri militari nordvietnamiti, la flotta americana entrò nelle acque del golfo del Tonchino, ma gli Stati Uniti si trovarono a dover condurre una strana guer[...]

[...]a, particolarmente adatto alla guerriglia, richiese peraltro agli

Stati Uniti uno sforzo bèllico notevole. Mentre l’aviazione bombardava le principali vie di comunicazione e i centri militari nordvietnamiti, la flotta americana entrò nelle acque del golfo del Tonchino, ma gli Stati Uniti si trovarono a dover condurre una strana guerra: infatti, per evitare complicazioni internazionali troppo gravi, essi non potevano occupare il territorio del Vietnam del Nord, così come non potevano bombardare le grandi città nordvietnamite, come Hanoi e il porto di Haiphong (quest’ultimo molto importante perché da esso passavano gli aiuti provenienti dalla Cina popolare e daN’Unione Sovietica) né distruggere gli aeroporti. Così si andò diffondendo l’impressione che la più grande potenza economica e militare del mondo non era in grado di piegare la resistenza dei nordvietnamiti, ma in realtà era la prima volta nella storia che una grande potenza era costretta a combattere una guerra senza poter sfruttare a pieno il proprio potenziale bellico.

Nondimeno, tra il [...]

[...]sionistica comunista. Ciò non voleva affatto dire che essi avessero ormai vinto la guerriglia o risolto militarmente (e tanto meno politicamente) i loro problemi. Anzitutto il loro brutale intervento nel Vietnam suscitava forti ripercussioni suH’opinione pubblica mondiale, consentendo alla Cina popolare da un lato e all’Unione Sovietica dall’altro di intervenire a loro volta in forma diretta attraverso “consiglieri” militari e aiuti sovietici al Vietnam del Nord; poi, di fronte a una guerra che metteva in discussione gli stessi valori della democrazia occidentale, l’ondata di protesta finì per raggiungere gli americani: a New York e Washington, come a Roma, a Tokyo e a Londra si avevano marce e dimostrazioni contro l’imperialismo americano. D’altro canto, al di fuori dei motivi dettati dalla propaganda delle due parti in lotta, cominciarono a chiarirsi sempre più i motivi più profondi della guerra: per la Cina popolare il Vietnam era una zona strategica da controllare, ma anche e soprattutto un banco di prova dell’inevitabile trionfo della rivoluzion[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 388

Brano: [...] lunga e costosa guerra costituiva un grosso affare per la grande industria bellica americana, a spese dei contribuenti e della gioventù mandata a morire su quei lontani campi di battaglia.

Le caratteristiche del conflitto

In apparenza la guerra, o meglio la guerriglia dei vietcong guidata dal Fronte di liberazione nazionale sudvietnamita, sembrava condotta da forze rivoluzionarie del Sud. In realtà, in essa era impegnato da tempo l’intero Vietnam del Nord. Direttamente dal suo territorio oppure attraverso i paesi confinanti (Cambogia e Laos) affluivano continuamente al Sud uomini armati e addestrati nel Nord, e da un certo punto anche reparti regolari nordvietnamiti.

Principale protagonista dello scontro militare per la parte comunista era il generale Giap, già vincitore dei francesi e certamente uno dei maggiori esperti di guerra rivoluzionaria. I vietcong evitavano confronti decisivi con il nemico, ma lo impegnavano in continue azioni di disturbo, per ritirarsi rapidamente favoriti dalla natura del terreno e riapparire altrove. Quando riu[...]

[...] anche di procedere all'opera di “pacificazione” nei confronti della popolazione civile e, di ciò, molti di essi si rifacevano con vere e proprie azioni di genocidio (v.). Ben presto l'andamento della guerra apparve condizionato da un errore di fondo degli americani, quello cioè di aver risposto agli attacchi dei vietcong con un escalation di terrore, aumentando gradualmente il numero degli obiettivi da bombardare, ma lasciando in questo modo al Vietnam del Nord il tempo di ricevere sempre nuovi aiuti per far fronte alle esigenze della guerra. Se nel 196465 i nordvietnamiti erano armati solo di fucili e di vecchi mitra, già nel 1967 possedevano mortai anticarro, modernissimi cannoncini a tiro rapido e razzi portatili che potevano essere lanciati da soli due o tre uomini, nascosti in una foresta, contro città e aeroporti, con effetti disastrosi. Tutti i centri nordvietnamiti furono posti sotto la protezione di una efficiente difesa antiaerea, composta anche di missili terraaria di fabbricazione cinese, sovietica e cèca. Infine, i rinforzi chiesti molt[...]

[...]i comprese che probabilmente Khe Sanh era soltanto un’esca lasciata dagli americani per tirare in trappola i nordvietnamiti: se questi avessero abboccato, l’intera zona circostante la base, esposta a bombardamenti aerei, si sarebbe trasformata in un cimitero per gli attaccanti.

Fine della guerra

Ai primi di aprile del 1968 il presidente degli Stati Uniti Johnson, In un drammatico messaggio al paese e al mondo, rivolse un’offerta di pace al Vietnam del Nord, dichiarando che aveva ordinato di sospendere i bombardamenti a nord del 20° parallelo. Vi erano state in precedenza numerose offerte di pace da parte degli U.S.A., ma i nordviet

388



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 20

Brano: [...]ne lavorando, studiando, combattendo e operando sempre come un grande statista.

Anche la seconda guerra vietnamita di liberazione (194654) apparve come un capolavoro di iniziativa politica oltreché militare, e lo vide instancabile protagonista, nonostante i suoi 64 anni di età. Analogamente ha continuato, fino al suo ultimo istante di vita, a essere sulla scena mondiale il prestigioso protagonista nella lotta contro l’aggressione americana al Vietnam del Nord.

Le parole forse più rivelatrici sul grande dirigente rivoluzionario sono state scritte da Jean Chesneaux: « Ho Chi Minh riassume egregiamente tutta l'esperienza rivoluzionaria vietnamita. Ne è il riflesso e la sintesi. Il suo genio storico sta nel l'aver avvertito con grandissima perspicacia i problemi che si ponevano al movimento nazionale e alla rivoluzione vietnamita, riuscendo a identificarsi alle soluzioni possibili, a ogni tappa di quest’ultima. Ho non è il dirigente supremo, il capo onnisciente, la cui sfolgorante personalità da sola è sufficiente a guidare un popolo alla vittoria.[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 389

Brano: [...] la guerra continuava. Ancora una volta apparve chiaro che la questione vietnamita non era che un aspetto nel quadro generale della politica dei grandi blocchi mondiali. I negoziati si protrassero fino al 1973, quando fu trovato un accordo e si decise la fine delle ostilità nel Nord, ma si dovette attendere il 1975 perché il Vietnam del Sud si liberasse definitivamente del regime filoamericano e si ricongiungesse, in un’unica entità statuale, al Vietnam del Nord.

A partire dal 1975 il nuovo Stato si trovò in una situazione economica e politica molto difficile: in primo luogo, gli U.S.A. si rifiutarono di versare qualsivoglia indennizzo di guerra, mentre da parte sua la Cina ridusse drasticamente l’assistenza militare e tecnica. A peggiorare la situazione giunsero nel 1977 disastrosi tifoni nel Nord e una grave siccità al centro. L’anno successivo il Sud del paese fu a sua volta vittima di catastrofiche alluvioni.

Costruzione socialista

Negli anni successivi alla guerra il Vietnam si trovò ad affrontare anche gravi problemi esterni: dall’aggr[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Vietnam del Nord, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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